Napolitano
oggi
in fiera Rho-Pero
5 Dicembre 2007 (AGR)
Giornata milanese per il
Presidente della
Repubblica Giorgio
Napolitano. Oggi
pomeriggio il Capo dello
Stato visitera' i
padiglioni della nuova
fiera di Rho-Pero
Consulenze
d'oro,
Borghini si autosospende
5 Dicembre
2007 (AGR)
Gianpietro Borghini,
direttore generale del
Comune di Milano, uno
dei dirigenti indagati
insieme al sindaco
Letizia Moratti
nell'inchiesta sulle
'consulenze d'oro', si
e' autosospeso dalla
retribuzione di city
manager fino a quando
non si sara' pronunciata
la magistratura. Lo ha
annunciato lo stesso
Borghini tramite una
lettera inviata alla
Moratti.
Tifoso
Celtic perde
piede sotto tram
5 Dicembre 2007 (AGR)
Un tifoso del Celtic e'
rimasto vittima di un
drammatico incidente nel
pomeriggio di ieri in
via Orefici a Milano, in
attesa della gara di
Champions con il Milano.
Il tifoso scozzese e'
stato investito da un
tram e nell'impatto con
la vettura gli e' stato
tranciato un piede.
L'uomo e' stato
trasportato d'urgenza al
Policlinico.
Musica:
a Milano
il Romeo e Giulietta di
Cocciante
5 Dicembre 2007 (AGR)
Fara' tappa a Milano il
tour del nuovo musical
di Riccardo Cocciante
'Romeo e Giulietta', di
William Shakespeare, con
le musiche del
cantautore italiano e le
parole di Pasquale
Panella. Andra' in scena
dal primo al 24 febbraio
2008 al Palasharp di
Milano.
Partito
ospedale
mobile per Dakar
5 Dicembre 2007 (AGR)
E' partito ieri da
Milano un ospedale
mobile, allestito dentro
un tir da 17 metri, che
dovrebbe raggiungere
Dakar il 24 dicembre,
per rimanere a
disposizione delle
popolazioni nomadi dei
villaggi del Senegal.
L'iniziativa e' stata
promossa dalla onlus 'Roadway
for others', con il
patrocinio del Ministero
degli Esteri, del Comune
di Milano e del
Segretariato Sociale
della Rai.
Brutti
voti
a scuola Diciottenne
scomparso
5 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Sono probabilmente dei
brutti voti a scuola la
causa della scomparsa di
un diciottenne, Ashebir
Casiraghi, che frequenta
un istituto superiore a
Sesto San Giovanni. È
dal primo dicembre che
il giovane manca da
casa. A sporgere
denuncia sono stati i
genitori adottivi di
Ashebir, un ragazzo di
colore coi capelli neri
«rasta».
Ritira
la pensione
scippata 93enne
5 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Ha prima ritirato la
pensione, poi un uomo le
ha strappato la borsa
nell'androne del palazzo
dove abita, in via
Porpora (Piazzale
Loreto). Così una 93enne
milanese, probabilmente
inseguita dall'ufficio
postale dove ha ritirato
la mensilità, è stata
scippata ieri mattina
della sua pensione.
Circa 1.100 euro il
bottino del giovane
ladro che è fuggito a
piedi.
Donna
assalita
in casa per una catenina
d’oro
5 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Rapinata e aggredita,
ieri, una 58enne nel suo
appartamento di via
Calabiana (zona
Vigentina). Due italiani
si sono presentati in
casa della vittima,
riuscendo a farsi aprire
la porta con una scusa.
A quel punto, la donna è
stata spinta
violentemente a terra
dai malviventi, che le
hanno strappato dal
collo una catenina
d’oro. I due rapinatori
sono poi fuggiti
La
Moratti affronta
il
Consiglio: «Rifarei
tutto, fiducia ai
dirigenti»
5 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Dice che è serena e
tranquilla. «Orgogliosa
dell’attività di
riorganizzazione
compiuta. Che rifarei
oggi tale e quale».
Attorno gli assessori,
schierati sui banchi i
consiglieri. «Imitando
il sindaco, dico che
anch’io sono orgoglioso
di quello che ho fatto.
E che rifarei tutto».
Lei è Letizia Moratti,
il sindaco convocato
ieri nell’aula di
Palazzo Marino per una
relazione sull’inchiesta
aperta dalla Procura.
Lui è Basilio Rizzo, il
capogruppo della Lista
Fo dai cui esposti sono
partite le indagini
della Corte dei conti e
dei pm milanesi. Il
bianco e il nero non
diventano grigio. E
ognuno prosegue per la
sua strada. «Ho piena
fiducia e stima nei
dirigenti inquisiti -
scorre lei le righe del
discorso preparato con
la solita cura maniacale
-. E sono certa che
potranno proseguire il
loro lavoro con immutata
dedizione e passione,
nell’attesa di una
positiva conclusione
delle indagini. Sono
altrettanto orgogliosa
della trasparenza con la
quale abbiamo
costantemente comunicato
al consiglio e alla
città la nostra
attività». Poco convinto
Rizzo. «Non si invochi
il segreto istruttorio -
attacca -. È ridicolo
perché se le cose sono
avvenute, se ne può
parlare. La verità è che
non si vuole rispondere.
E se si invoca la
trasparenza, come ha
fatto il sindaco, mi si
dica perché è così
difficile ottenere i
documenti e le cifre che
ho ripetutamente
chiesto». Fa di conto la
Moratti. «La
riorganizzazione -
assicura - ha portato a
realizzare significativi
risparmi. Risorse di cui
hanno beneficiato i
cittadini». Si accalora.
«Ogni euro risparmiato -
sottolinea anche col
tono di voce - è stato
dedicato ai milanesi. E
soprattutto a quelli più
bisognosi. Grazie alla
ristrutturazione abbiamo
potuto investire 94
milioni di euro in più.
Da aggiungere ai 48
milioni che lo Stato ci
ha tolto. E tutto questo
mantenendo, anzi
aumentando i servizi. E,
unico Comune in
controtendenza,
abbassando le tasse del
4,2 per cento».
Dall’altra parte parole
durissime. Quello
introdotto con la
riorganizzazione della
macchina comunale, la
sciabolata di Rizzo,
«non è un modello
innovativo, ma un
modello vecchio e
padronale, da padrone
delle ferriere che vuole
educare il personale
imponendo la fedeltà con
la paura». Quanto agli
«applausi che ho sentito
dai consiglieri della
maggioranza» al termine
dell’intervento del
sindaco, conclude, «mi
fanno tristezza: sono
gli stessi che
applaudivano Albertini
che è così criticato
dalla Moratti». Che non
risparmia, ancora una
volta, le critiche al
suo predecessore. E
rimette in campo «le
criticità che questa
amministrazione ha
ereditato». Il futuro?
«Con la riorganizzazione
e le nomine di nuovi
dirigenti, comincia un
cambiamento
significativo rispetto
al passato». Sarà tutto
scritto nelle «controdeduzioni»
che il Comune presenterà
venerdì alla Corte dei
conti.
Negozi
in Galleria,
«licenza» di vendere
5 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Il comune torna sui suoi
passi. Il braccio di
ferro con i 70
commercianti della
galleria Vittorio
Emanuele ha dimostrato
chi è il più forte,
almeno in questo caso,
tra politica e mercato.
Con Palazzo Marino che
si piega alle richieste
di un numero esiguo di
commercianti, ma con il
polso di ferro. Davanti
alla minaccia di
serrande abbassate,
vetrine spente listate a
lutto, e una catena
umana a picchettare
l’accesso all’Ottagono
proprio il giorno di
Sant’Ambrogio, scampato
lo lo sciopero dei
lavoratori della Scala,
il comune ha fatto
dietro front e ieri,
nella giornata più lunga
dell’anno per i
commercianti, ha messo
mano alla delibera
presentata
dall’assessore al
Demanio Gianni Verga e
approvata venerdì 16
novembre. Il bottino non
è certo da poco: i
negozianti potranno
tornare a vendere le
licenze. Questa la
sostanza di piccole
modiche e sottigliezze
al documento della
discordia.
Ieri mattina alla1030 si
è svolta una riunione,
quella che avrebbe
dovuto essere
definitiva, alla
presenza di Carlo
Montingelli, delegato
per il
il city manager Piero
Borghini, i dirigenti di
settore e Rosanna Galli,
presidente
dell’associazione «Il
Salotto» che riunisce
gli esercizi della
galleria. Il risultato:
arrivare a un mediazione
che accontentasse tutti.
Nel pomeriggio
l’avvocatura di Palazzo
Marino ha stilato un
protocollo d’intesa,
ultimato alle 21, in cui
si permette di nuovo la
cesssione del ramo
d’azienda a delle
condizioni, però,
fissate dal Comune, che
rivendica maggiore
controllo. Il documento
obbliga i titolari a
fornire un atto
registratro che dimostri
l’autenticità della
cessione della licenza,
cessione che non può
avvenire prima dei 4
anni dalla firma della
concessione. Non solo,
può subentrare solo chi
vende la stessa merce.
Infine le insegne e il
marchio non potranno
essere sostituiti senza
autorizzazione degli
uffici comunali.
Soddisfatti, inutile
dirlo, i commercianti
che dopo la giornata di
passione possono tirare
un sospiro di sollievo.
Non sarà così per il
sindaco, invece, cui è
stato richiesto dai
negozianti della
galleria un ulteriore
incontro per un paio di
modifiche al protocollo
d’intesa. Due infatti
sono i punti che gli
incontentabili esercenti
contestano: troppo lungo
il lasso di tempo che
deve passare tra la
firma della concessione
e la cessione
dell’azienda, tempo che
i commercianti
vorrebbero dimezzare da
4 a 2 anni. Secondo, il
vincolo merceologico
imposto per il subentro:
i commercianti chiedono
che si faccia
riferimento alle tabelle
merceologiche che
suddividono i prodotti
in grandi categorie.
«Questa mattina alle
8,30 leggeremo il
documento agli altri
commercianti della
galleria, ma la
posizione è unanime: lo
sciopero del 7 dicembre
non ha più ragione di
essere - tira le file
della vicenda che va
avanti da oltre due
settimane, Giorgio
Montingelli -.
Innanzitutto ringraziamo
il sindaco che ci ha
messo a disposizione i
vertici di Palazzo
Marino per poter
arrivare a questa
mediazione. Anche questa
volta il metodo del
sindaco, improntato
all’ascolto dei
cittadini ha dato i suoi
frutti, come abbiamo
potuto verificare anche
nel caso delle Colonne
di San Lorenzo, tanto
per fare un esempio».
Soddisfatto anche
l’assessore alle
Attività produttive
Tiziana Maiolo: «Sono
contenta che si sia
arrivati a un accordo,
anche se forse sarebbe
stato il caso di
pensarci con un po’ più
di calma prima di
approvare la delibera».